La festa della Repubblica è una delle ricorrenze italiane più importanti e una delle mie feste preferite. Forse perché è una giornata super partes, in cui la politica si fa da parte (o almeno dovrebbe), per ricordare le basi su cui la nostra società si fonda e cioè la democrazia.
Sabato 6 maggio 2023 mi trovavo in un pub di Londra insieme a una coppia di amici – una ragazza francese e un ragazzo tedesco – per un evento eccezionale: assistere alla cerimonia d’incoronazione di Re Carlo III d’Inghilterra. Tra una pinta di birra (per noi mamme, un succo di frutta) e un piatto di patatine fritte, abbiamo girato un simpatico video in cui facevamo giocare i nostri bimbi con le bandierine della Union Jack e li facevamo ballare sulle ginocchia sulle note dell’inno nazionale “God save… the King!”. Sembravamo molto patriottici, ma la verità è che ci stavamo solo divertendo. Abbiamo pensato che fosse bello celebrare in compagnia un evento storico così rilevante… Insomma, non capita tutti i giorni – specialmente al giorno d’oggi – di assistere all’incoronazione di un re!

Tutt’attorno a noi, altri avventori seguivano le scene dagli schermi installati nel pub, seduti ai tavoli. L’atmosfera era goliardica. Un po’ come quando ci si ritrova a vedere una partita di calcio o di rugby, con la differenza che in questo caso non c’era una squadra da tifare. Non mi sembrava, infatti, di percepire un qualche spirito monarchico e ho avuto l’impressione che gli altri clienti fossero tutti stranieri come noi. Il quartiere dove viviamo, infatti, è piuttosto internazionale e probabilmente gli inglesi più “royalist” sono rimasti a casa o si sono recati nelle zone di Londra più centrali.
Quando poi ho chiesto agli amici inglesi se avessero assistito alla cerimonia e ho raccontato loro della nostra mattinata al pub, la risposta comune è stata per lo più: “che cosa anacronistica!”. Il commento non era riferito a noi, ma all’evento in sé. Tutto quello sfarzo e quella solennità provocava in loro un certo imbarazzo.
Per noi che vediamo la cosa “da fuori”, invece, è tutto piuttosto affascinante. Addirittura abbiamo dovuto acquistare un giornale cartaceo e altri souvenir da portare in Italia come ricordo dell’evento, su richiesta di due diverse persone (italiane).
Vocabolario 1
girato = past participle for “girare”. We say “girare un video” for “shooting a video”
bimbi = colloquial form for “bambini”
bandierine = little flags
rilevante = relevant, important
assistere = two meanings: to take care of/to attend (in this context, the last one).
avventori = patrons
goliardica = lighthearted
calcio = soccer
squadra = team
tifare = support, cheer
in sé = itself
sfarzo = pomp
imbarazzo = embarassement
Addirittura = even
Anche l’Italia era una monarchia
Su 195 Paesi del mondo, sono rimaste attualmente solo 29 monarchie. L’Italia, come sai, non fa parte di queste e forse è proprio per questo motivo che l’incoronazione di un nuovo re nel 2023 ha attirato la nostra attenzione, così come tutto quello che è diverso da ciò a cui siamo abituati.
Infatti, nè io, nè i miei genitori eravamo nati quando l’ultimo Re d’Italia Umberto II era in carica. Tuttavia, non si tratta di un tempo così remoto come si possa pensare. La mia nonna, per esempio, aveva 20 anni quando – il 2 giugno del 1946 – in Italia si è votato il referendum* per decidere se mantenere la monarchia o diventare una repubblica. Ora che ci penso, mia nonna non aveva potuto votare, perché non aveva ancora compiuto i 21 anni (li avrebbe fatti a settembre dello stesso anno). Oggi gli italiani possono votare a partire dai 18 anni, ma a quel tempo no e per un soffio mia nonna non ha potuto prendere parte al primo voto a suffragio universale d’Italia!
Ti ricordi cosa significa questa parola: “suffragio universale”? Significa che il diritto di voto è esteso a tutti, non solo agli uomini, ma anche alle donne! Sì, in Italia questo è successo piuttosto tardi (in Inghilterra, per esempio, il movimento delle “suffragette” è nato alla fine del 1800 e le prime donne hanno potuto votare – pur con delle limitazioni – già nel 1918).
Fatto sta che, il 2 giugno 1946, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, gli italiani decisero che l’epoca della monarchia era giunta al tramonto, per far sorgere quella della repubblica. Sicuramente, la caduta del nazi-fascismo, sconfitto grazie ai movimenti di resistenza dei partigiani e alla controffensiva delle forze alleate, ha influito fortemente su questa decisione, anche se lo spoglio del risultato mostrò chiaramente che l’Italia era divisa in due metà. Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia. La differenza dei voti fu comunque consistente – circa 2 milioni – a favore della repubblica, nonostante il mancato voto di molte persone: i sopravvissuti all’internamento in Germania, che ancora si trovavano lì, gli abitanti delle città di Pola, Fiume e Zara (che dopo la guerra erano passate alla Jugoslavia – e oggi sono parte della Croazia), gli abitanti di Trieste, città al tempo contesa che tornò italiana solo successivamente. Ma non votarono nemmeno i militari prigionieri di guerra da parte degli alleati e gli abitanti di Bolzano, che dopo la creazione della Repubblica di Salò* era stata annessa alla Germania.
*La Repubblica di Salò è stata un breve regime (dal settembre 1943 all’aprile 1945) con a capo Mussolini in collaborazione con Hitler, che aveva sede sul Lago di Garda, nato in seguito alla firma dell’Armistizio – cioè della resa dell’Italia agli alleati.
Vocabolario 2
ciò = what
era in carica = was in charge
remoto = remote, far in time
a partire da = from
per un soffio = by a whisker, by a thread
prendere parte a = take part in
è esteso a = is widespread
pur (seppure) = although, though, even though, even if
Fatto sta che = point is, fact is
era giunta a = came to
sconfitto = defeated
lo spoglio = tally the votes (in Italian we use a noun)
consistente = false friend! It doesn’t mean “consistent”, but “considerable, substantial, significant, sizeable”
mancato = missing
annessa = annexed, conjunct, combined, joined together
la firma = another false friend. It’s not a firm, it’s a signature.
Come è fatta la Repubblica Italiana?
In latino res publica significa “cosa pubblica” cioè di tutti, infatti le decisioni si prendono in forma di democrazia. L’Italia è un esempio di repubblica parlamentare. Le funzioni fondamentali sono distribuite tra cinque organi costituzionali: parlamento, presidente della repubblica, governo, magistratura, corte costituzionale.
Il parlamento esercita la funzione legislativa (approva le leggi) e di controllo sul governo. I membri del parlamento italiano sono 606 e si tratta di rappresentanti delle scelte del popolo. Il parlamento italiano è composto da due camere: la Camera dei deputati (400 membri) e il Senato (200 membri + 6 senatori a vita).
Il governo esercita la funzione esecutiva (mettere in pratica le leggi) e coincide con il consiglio dei ministri a cui fa capo il presidente del consiglio. Nel momento in cui scrivo la presidente del consiglio dei ministri è Giorgia Meloni, la prima presidente donna della storia d’Italia.
La magistratura esercita la funzione giurisdizionale, ovvero applicare e far rispettare le leggi. Sono magistrati sia i giudici, sia i pubblici ministeri (Pm). I giudici decidono sulle controversie, i Pm dirigono le indagini.
La corte costituzionale è composta da 15 giudici che controllano la costituzionalità delle leggi e le annullano se sono incostituzionali. La costituzione è la legge fondamentale dello Stato, che indica i principi fondamentali che tutte le altre leggi devono rispettare e inoltre definisce i valori su cui lo Stato si fonda e stabilisce la sua organizzazione.
La costituzione italiana fu firmata dopo la Seconda Guerra Mondiale da Enrico De Nicola come primo presidente della repubblica italiana. Quello attuale, invece, è il dodicesimo, Sergio Mattarella. Normalmente il presidente della repubblica rimane in carica 7 anni, ma eccezionalmente Sergio Mattarella si trova già al suo secondo mandato consecutivo, a causa della situazione di crisi politica e sanitaria in cui l’Italia si è ritrovata nel 2022. Il presidente della repubblica ha un potere «neutro», cioè al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla costituzione italiana, di cui è garante.
Vocabolario 3
esercita = carries out, performs
la funzione = the function
ovvero = formally means “or”, but in the spoken language it means “that is”
far rispettare = make sbd respect
le controversie = controversy, dispute, disagreement
le indagini = investigations, inquiries
incostituzionali = unconstitutional
il mandato = the mandate
consecutivo = in a row
al di fuori = outside, beyond
Svolge = conducts, carries out
garante = guarantor, warrantor
Come si festeggia la Festa della Repubblica in Italia?
Innanzi tutto, si è sempre festeggiata da quel 2 giugno 1946, con poche eccezioni. Per alcuni anni fu resa una “festa mobile”, cioè non c’era una data fissa in cui celebrarla, lo si faceva la prima domenica di giugno. Inoltre, nel 1976 fu annullata a causa dell’oggi famoso terremoto nella regione dell’Italia settentrionale (del nord Italia) chiamata Friuli Venezia Giulia, nel 1977 fu annullata per non perdere un giorno di lavoro a causa della crisi economica. Nel 2000 fu ristabilita la data del 2 giugno, che rimane ancora oggi ed è particolarmente amata da chi vuole approfittarne per fare una gita fuori porta primaverile.
Come puoi immaginare, la capitale d’Italia Roma è al centro dell’attenzione per il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica. Tutto il resto d’Italia – ovvero quelli che non hanno deciso di viaggiare – assiste all’evento attraverso la diretta televisiva. Oltre alla parata militare lungo i Fori Imperiali, il gesto più importante della giornata lo compie il presidente della repubblica, che depone una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto. Il Milite Ignoto (o Soldato Ignoto) è un militare italiano caduto al fronte durante la Prima Guerra Mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all’Altare della Patria al Vittoriano. Ignoto significa “sconosciuto”, cioè non si conosce la sua identità. Il valore di questo monumento è simbolico e la sua storia è affascinante. Ti invito a guardare il video qui sotto per scoprirla:
Ps. La tomba del Milite Ignoto è omaggiata in diverse occasioni, oltre che ogni 2 giugno e ogni 4 novembre, data della sepoltura (4 novembre 1921).
La Resta della Repubblica è una delle ricorrenze italiane più importanti e una delle mie feste preferite. Forse perché è una giornata super partes, in cui la politica si fa da parte (o almeno dovrebbe), per ricordare le basi su cui la nostra società si fonda e cioè la democrazia. Tuttavia, non posso fare a meno di osservare gli strati di storia che continuano a convivere nelle città italiane, anno dopo anno. Prima fra tutte Roma, che è tempestata di monumenti che raccontano la sua antica identità imperialistica, ma – a dire il vero – in qualsiasi città italiana a un certo punto ti potresti ritrovare a passeggiare per un certo “Corso Vittorio Emanuele” o una certa strada – senz’altro centrale – dedicata a un membro della dinastia dei Savoia, che ha regnato sull’Italia dall’anno dell’unificazione – il 1861 – fino al 2 giugno 1946.
Vocabolario 4
approfittarne = take advantage of
una gita fuori porta = outing, day trip, excursion
ovvero = formally means “or”, but in the spoken language it means “that is”
la diretta televisiva = tv live recording, tv live coverage
depone = puts down
la corona d’alloro = laurel wreath
la tomba = the grave
caduto = literally “fallen”, here means “dead”
al fronte = on the field (during a war)
sepolto = buried
è omaggiata = is honoured
non posso fare a meno di = I can’t help
gli strati = the layers
convivere = coexist
Il corso “Italian Folklore” – Second Term
Il primo modulo (first term) del corso online “Italian Folklore” sta andando molto bene. Le due partecipanti sono attente, curiose e si sforzano di parlare italiano tra di loro e con l’insegnante…. Bravissime! L’insegnante Laura – che è antropologa sociale – ogni volta racconta loro intriganti storie che parlano di come alcune tradizioni italiane si mescolino tra sacro e profano. Il secondo modulo (second term) del corso prosegue. L’inizio è previsto per martedì 6 giugno, con due incontri settimanali, il martedì e il giovedì. Perché non ti unisci al gruppo anche tu? Non preoccuparti, puoi iscriverti liberamente, non è necessario aver frequentato il primo modulo. Trovi tutte le informazioni qua sotto:
Inoltre, ti ricordo che stiamo per lanciare una nuova serie di incontri di conversazione in piccoli gruppi rivolti a studenti di livello pre-intermedio e intermedio, da A2 a B2. Se vuoi sapere quando comincerà, non dimenticarti di iscriverti alla newsletter!
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