Iniziamo il 2021 con uno sguardo (a look) fuori dalle nostre finestre e poi parliamo di tue tradizioni italiane di questo periodo…
Finestre sul mondo
Per Natale ho ricevuto un regalo interessante. Si tratta di un libro molto particolare, che mi ha regalato Michele. Lui fa lo psicologo e penso che sia molto bravo, infatti capisce davvero le persone.
Ha capito che una delle cose che mi è mancata di più nel 2020 è stata viaggiare, ma non semplicemente il viaggiare per turismo, bensì il viaggiare per vedere come vivono le persone nei loro Paesi, nelle loro città e nelle loro case.
L’autore del libro è il professore e architetto italiano Matteo Pericoli, che ha raccolto (e disegnato!) 50 vedute dalle finestre di 50 scrittori di tutto il mondo. Si tratta, appunto, di brevi racconti scritti da autori internazionali che hanno descritto quello che vedono fuori dalla finestra. Inutile dire che per me è quanto di più affascinante, intimo e rivelatore ci possa essere.
Infatti, mi sono resa conto che il paesaggio che ognuno di noi ha guardato tutte le mattine durante lo scorso lungo anno è stato tanto banale quanto sorprendente.
Mi sono anche chiesta quello che tu hai visto e quale storia si nasconde dietro la tua finestra sul mondo.
Per esempio, una mia studentessa mi ha raccontato che nel palazzo di fronte al suo, nel cuore della city di Londra, c’è una giovane donna che tutte le mattine si mette al lavoro all’alba e non smette fino a notte fonda. Chissà che cosa fa davanti a quei due enormi monitor tutti i giorni…
Vorresti sapere che cosa vedo io fuori dalla mia finestra italiana? Non molto, a dire il vero, dato che vivo in un quartiere periferico piuttosto tranquillo. Tuttavia, la mattina del 28 dicembre, la mia piccola porzione di Italia si è tinta di bianco e mi ha fatto sentire un po’ fortunata per quella veduta speciale.
Due tradizioni italiane
Ora che ti ho portato in Italia, voglio raccontarti due cose che noi italiani facciamo in questo periodo. La prima è il modo in cui festeggiamo il Capodanno.
Al di là dei festeggiamenti con botti, petardi e fuochi d’artificio (quando si poteva) e dei concerti dal vivo nelle piazze delle città italiane (di nuovo, quando si poteva) sulle tavole dei miei connazionali non smettono di comparire prelibatezze di ogni tipo.
Devo confessarti che è molto difficile parlarti di “cosa mangiano gli italiani a Capodanno”, perché – come spesso accade – le tradizioni variano di regione in regione e di città in città, perciò come sempre ti parlerò di quello che accade a me, che vivo a Piacenza, in Emilia Romagna.
Prima però, devo farti una premessa importante: difficilmente gli italiani mescolano pietanze di carne a piatti di pesce, ma preferiscono scegliere tra una cena di carne oppure una cena di pesce.
(Pensa che esiste un detto che dice: “non è né carne né pesce”, indicando qualcosa di indefinito in modo piuttosto dispregiativo proprio per questo motivo.)
Ad ogni modo, chi opta per una cena di pesce di solito inizia con un antipasto di capesante gratinate in forno e prosegue con del salmone cucinato in diversi modi.
Chi invece rimane sulla carne, come ho fatto io, non può evitare di preparare il classico zampone (oppure il cotechino o la mariola o il salame cotto o lo stinco… Ed è meglio se mi fermo qui se no ti faccio confusione) accompagnato da purè di patate e da lenticchie in umido. Per concludere, immancabili sono il panettone o il pandoro con la crema al mascarpone e poi l’ananas e l’uva (che si dice che “porti soldi”).
Penserai forse che, con tutto questo “ben di Dio”, il Capodanno sia la conclusione del periodo di festa. E invece no!
In Italia manca ancora l’ultimo giorno: “L’Epifania, che tutte le feste porta via”. Il 6 gennaio, infatti, è tradizione attendere l’arrivo della Befana, una strega che porta i dolciumi ai bambini buoni e il carbone a quelli cattivi.
Questa giornata è solitamente un po’ malinconica per tutti: il 7 gennaio ricomincia la scuola per i più piccoli e il lavoro per i grandi. Forse, però, quest’anno tutti saranno un po’ più felici di ricominciare le loro vite con una rinnovata speranza nel domani.
Vocabolario
si tratta di = It’s about, It is…
davvero = truly, really
mi è mancata = I missed
ha raccolto = I collected
le vedute = the views
brevi racconti = short stories
Inutile dire che = It goes without saying that
il paesaggio = the landscape
tanto banale quanto sorprendente = as ordinary as it was extraordinary
si nasconde = hides behind
nel palazzo di fronte al suo = in the building opposite hers
l’alba = the sunrise
notte fonda = deep night
un quartiere periferico = a suburban district
si è tinta di bianco = it turned white
voglio raccontarti = I wanna tell you
il Capodanno = New Years’ Eve
non smettono di comparire prelibatezze di ogni tipo = delicacies of all kinds never stop appearing
come spesso accade = as always happens
quello che accade = what happens
una premessa = premise
mescolano = they mix
evitare = to avoid
ti faccio confusione = You got confused (by me)
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