Ciao, sono Barbara, insegno italiano come lingua straniera e l’articolo di oggi è davvero ricchissimo! Come sempre ci troverai un nuovo episodio del podcast, con trascrizione e vocabolario… Ma non solo! Scorri fino alla fine dell’articolo per scoprire tutti i nuovi progetti di settembre. Sono sicura che vorrai partecipare almeno a uno di questi 😉
Ho appena chiuso l’ultima pagina di uno di quei libri che, quando li finisci, ti lasciano un senso di vuoto e smarrimento.
Il libro si chiama “In altre parole” e la sua autrice è Jhumpa Lahiri. Sono certa che, se studi italiano da un po’ di tempo, ti sarà capitato di imbatterti in questo titolo (e magari più di una volta, vero?).
Ebbene, io forse arrivo tardi, ma sono comunque molto contenta di aver scoperto questa sorprendente scrittrice. Sorprendente prima di tutto perché ha avuto il coraggio di mettersi a scrivere un libro direttamente in una lingua straniera per lei, l’italiano (e questo, in altre parole, significa uscire dalla propria comfort zone). Ma sorprendente anche a livello personale, perché i suoi ragionamenti – espressi in uno stile fatto di frasi brevi ma profondissime, ricco di metafore tanto diverse quanto capaci di dettare un ritmo sinuoso – mi hanno trovata nel momento giusto.
Forse è vero che non sei tu a cercare i libri, sono loro a trovare te!
In questa fase della mia vita, i temi dell’identità e della metamorfosi trattati da Jhumpa Lahiri nel libro mi sono particolarmente cari. Per non essere troppo vaga (ti ho messo la pulce nell’orecchio e adesso ti devo una spiegazione) ho deciso di confidarti il perché. Lo faccio qui perché mi fido della community che si è creata intorno al podcast “Italian Stories In Italian” e alla scuola “Online Italian Classes“. Tu mi regali la tua fedeltà e io in cambio vorrei essere sempre onesta nei tuoi confronti.
Ecco allora che ti racconto che sto affrontando la prima gravidanza della mia vita, un momento di grande trasformazione fisica e psicologica. E lo sto affrontando… con un braccio rotto!
Vocabolario 1
smarrimento = bewilderment
Ebbene = Well
mettersi a = to engage in
ragionamenti = thinking, thoughts
brevi = corte = short
sinuoso = sinuous
trattati = discussed
mi sono cari = I cherish
vaga = vague
mettere la pulce nell’orecchio = to poke a stick in the eye
in cambio = in exchange
nei tuoi confronti = towards you
sto affrontando = I’m going through
la gravidanza = pregnancy
Questo impedimento fisico mi costringe a trovare nuovi modi per fare la cosa che penso di amare più al mondo: scrivere.
Per esempio, ho dovuto impostare la tastiera del mio smartphone per una scrittura mancina (si, mi sono rotta la mano destra, la mia mano più forte). Ma non mi bastava, perché sentivo l’esigenza di buttare giù i pensieri a mano, con una penna (trovo che digitarli su uno schermo tenda a guastare la loro spontaneità). Ho iniziato trascrivendo ricette semplici da internet al mio ricettario cartaceo, poi mi sono spinta fino a provare a scrivere pagine del mio diario personale, tutto con la mano sinistra.
È stata un’attività tanto frustrante quanto illuminante. Il cervello, specialmente la parte che concerne la logica, viene estremamente stimolato e si attiva per trovare alternative al raggiungimento dello scopo: esprimere un pensiero con efficacia, date le condizioni. E le mie condizioni non mi permettono di esprimerlo come avrei fatto prima: sarebbe troppo dispendioso in termini di energia e di tempo!
E così, ecco che mi sono riscoperta sintetica, utilizzando parole che non pensavo di ricordare. Ecco che mi sono trovata costretta a frenare l’impulsività, a rallentare i pensieri, a tenerli in memoria per più tempo e magari a modificarli in modo più semplice per non perderli.
Devo dirti, che non sono stata costante come Jhumpa Lahiri e che, più che migliorare, sono rimasta alla fase della scoperta. Ne sono ancora così affascinata che vorrei mostrarti una foto e la trascrizione di un estratto dal mio diario:
Vocabolario 2
un impedimento = an obstacle
mi costringe = it forces me, it pushes me to
impostare = to set
mancina = left hand
non mi bastava = It was not enough for me
buttare giù (i pensieri) = to write (the thoughts) down
lo schermo = the screen
guastare = to ruin
il ricettario cartaceo = paper recipe book
che concerne = that concerns
sintetica = brief
frenare = to curb, to brake
rallentare = to slow down
Ma di cosa parla il libro di cui ti sto raccontando?
Parla di tanti temi, tutti uniti da un amore spassionato per la lingua italiana. Si potrebbe dire che, nonostante si tratti di un libro autobiografico, la vera protagonista della storia non sia l’autrice ma la lingua italiana.
Lascia che ti legga un pezzettino di “In altre parole” per rendere meglio l’idea:
L’italiano sembra già dentro di me e, al tempo stesso, del tutto esterno. Non sembra una lingua straniera, benché io sappia che lo è. Sembra, per quanto possa apparire strano, familiare. Riconosco qualche cosa, nonostante non capisca quasi nulla.
Cosa riconosco? È bella, certo, ma non c’entra la bellezza. Sembra una lingua con cui devo avere una relazione. Sembra una persona che incontro un giorno per caso, con cui sento subito un legame, un affetto. Come se la conoscessi da anni, anche se c’è ancora tutto da scoprire. So che sarei insoddisfatta, incompleta, se non la imparassi.
Jhumpa Lahiri
Qui l’autrice sta raccontando il suo primo approccio con l’italiano, in Italia. Entrare in contatto con la lingua nel luogo in cui la si parla quotidianamente, nel luogo che è più pregno della lingua stessa, è un’esperienza unica.
Con le lezioni di conversazione in italiano con un insegnante madrelingua cerchiamo di proporti un’esperienza simile, ma ci sarà sempre una zona grigia, difficile da raggiungere.
Sto pensando al lessico legato alla prossimità fisica e in particolare a parole come “permesso”. Tu sai cosa significa?
Prima di lasciarti, oggi, vorrei regalarti questa parola, che ti sarà sicuramente utile la prossima volta che viaggerai in Italia.
Anche Lahiri l’ha citata nel suo libro:
Sento l’eccitazione con cui i bambini si augurano buon Natale per la strada. Sento una mattina all’albergo la tenerezza con cui la donna che pulisce la camera mi chiede: avete dormito bene?
Jhumpa Lahiri
Quando un signore dietro di me vorrebbe passare sul marciapiede, sento la lieve impazienza con cui mi domanda: permesso?
Vocabolario 3
temi = subjects, topics
un pezzettino = a little piece
rendere l’idea = to give the idea
pregno = full of (literally it means “very wet”)
una zona grigia = a grey zone, a grey area
Cosa significa quindi “permesso”?
Come dice Jhumpa, è una parola che spesso arriva “da dietro”, pronunciata da qualcuno che vuole passare. Qualcuno che va di fretta o cammina più veloce di te e quindi ti sta chiedendo di spostarti e di lasciarlo passare.
Ecco quindi il primo significato di “permesso”, che – a seconda dell’intonazione – può essere più o meno gentile, più o meno aggressivo.
Diciamo che il suo significato va da “Posso passare?” a “Fate largo!”, “Fatemi passare!”.
“Permesso” è anche ciò che si dice quando si entra in casa di qualcuno, come ospite. In questo contesto, il significato si trasforma in “Posso entrare?”. Attenzione, però, non è necessario aspettare una risposta positiva da parte dei proprietari di casa (che probabilmente diranno “prego, entra pure). In pratica, gli italiani dicono “permesso” quando hanno già un piede oltre la porta. Ecco quindi il secondo significato di questa parola, che è più socio-relazionale, è una specie di “buongiorno” riservato agli ospitanti.
Infine, “permesso” può sentirsi in ambienti di lavoro o professionali. Per esempio, se (tu) avessi un appuntamento nell’ufficio del tuo capo in Italia o nello studio di un dottore italiano, al momento di entrare dovresti bussare alla porta e chiedere “È permesso?”. In questo caso allora sì che dovresti aspettare la risposta: “avanti“.
Come avrai forse intuito, “permesso” non è altro che l’abbreviazione di frasi più lunghe: “È permesso passare?/ È permesso entrare?” che – in altre parole – significano “Posso passare?/ Posso entrare?”
Bene, non mi resta che salutarti, ma prima vorrei solo ricordarti che sul mio blog italiano chiamato Lacittanascosta.com c’è una sezione in cui gli studenti pubblicano le loro storie, in italiano. La sezione “Storie di studenti” si è da poco arricchita di un nuovo articolo, scritto da Margot, che ha deciso di regalarci le sue riflessioni proprio sul libro “In altre parole” di Jhumpa Lahiri. Io le ho trovate molto profonde… E tu?
Vocabolario 4
andare di fretta = be on a hurry
spostarsi = to move
lasciar(lo) passare = to let (it/him) go on
a seconda = depending on
ospite = a guest (fauls friend!)
in pratica = basically
oltre = beyond
ospitanti = hosts
può sentirsi = you can hear it
bussare = to knock
“avanti” = “Come in!”
salutare = to greet, to say goodbye
Il contest di scrittura in italiano ✍️ 🇮🇹

Tutti gli studenti di Online Italian Classes possono a partecipare al primo contest di scrittura in italiano che organizziamo insieme alle insegnanti della scuola.
Nel mese di settembre, ogni partecipante lavorerà su una storia insieme alla sua insegnante e alla fine del mese la storia sarà pubblicata in forma anonima su una sezione del blog di OnlineItalianClasses.com
Ogni storia avrà la stessa partenza (dobbiamo ancora decidere quale sarà… lo scoprirai presto!) e poi ciascuno potrà svilupparla liberamente.
Il testo dovrà essere scritto, ovviamente, in italiano e dovrà essere lungo tra le 300 e le 600 parole. (Non preoccuparti, la tua insegnante ti aiuterà con grammatica, sintassi e lessico… le idee però saranno tutte tue!)
Alla fine del mese, chiederemo al pubblico di scegliere la storia preferita. Naturalmente, tutti voi siete invitati a partecipare all’elezione del vincitore!
Il vincitore (o la vincitrice) riceverà un premio e tutti gli studenti-scrittori avranno l’occasione di leggere la propria storia in un meeting online privato insieme alle insegnanti e agli altri partecipanti.
Sei già uno studente di Online Italian Classes? Chiedi alla tua insegnante di aderire al progetto!
Vuoi partecipare come scrittore o scrittrice ma non sei ancora studente? Puoi acquistare un pacchetto di 5 lezioni con una nostra insegnante per partecipare. Hai tempo fino a settembre.
A new edition of “The Visionary Fellini” online course will start in September! 🖥 🇮🇹
This course is a journey into Federico Fellini’s movies.
Federica, Italian teacher and filmmaker, will guide you into the world of one of the most exceptional and visionary Italian movie directors.
With a focus on selected movies and recurring motifs of Fellini’s cinematographic art, you’ll have the chance to explore both his aesthetic ideas and aspects of the Italian history, society and culture as reflected in his movies.
During the lessons you will have the opportunity to watch movie scenes in Italian and dive into authentic materials that will encourage free exchanges of opinions in Italian.
Both people that are completely unfamiliar with Fellini’s cinema and those who have watched the entire filmography are welcome: this course is open to everybody!

The Online Italian Course about the Italian Director Federico Fellini | from B1
- Online Italian course for intermediate learners (from B1)
- Of particular interest to movie lovers but everybody is welcome! (Read the details here)
- 4 lessons
- 1 hour each
- Small groups: min. 3 – max. 5 participants
- Led by Federica, a professional Italian teacher (and movie maker!)
- Place: online (Zoom)
- Next course time and dates:
- Thursdays
- February 16th and 23rd + March 2nd and 9th
- 8 pm (Italy time) – Check the time in your time zone here
GOOD TO KNOW…
- In the event that we do not reach the minimum number of participants to start the course, you will receive a coupon for the value of the course which you can use to purchase any product on our site. We will also try to reschedule the course at a suitable time for you.
- If you can’t make it this time, please fill this form to let us know your preferences.
Subscribe to the newsletter
Have you enjoyed this story?
You are welcome to leave a comment below and, if you feel like so, you can buy me a coffee as a donation for supporting my project. Thank you!
Would you like to try an online class?
You are welcome to try an online Italian lesson with one of our professional teachers. The trial lesson is cheap and, after the purchase, you can choose the time and date that fit your schedule.
Anche io ho letto il libro della Lahiri. Grazie a Barbara, questo i miei pensieri: https://lacittanascosta.com/2022/08/04/pensieri-ispirati-dal-testo-di-jhumpa-lahiri-in-altre-parole/
Ciao Barbara!
Ho appena ascoltato questa puntata di nuovo perché sono quasi finito da leggere “in altra parole.” E anche perché riusco capire più italiano ora… Come te, Mi sento ossessionato con questo libro e anche con Jumpa perché mi sento come potrei essere lei. Mi ispiro a lei e mi trovo nella sue metafore… Voglio essere in grado di smettere l’inglese e vivere solo in italiano, e mi sento triste che questo non e possibile nel mia fase della vita! Grazie per il consiglio da leggere questo libro!
Grazie a te Ginevra!Sì, è una sensazione molto comune ma nessuno ne parla mai. Jumpa Lahiri ha davvero una sensibilità unica…